La storia della Scuola Secondaria di Primo Grado ad Indirizzo Musicale "Ettore Fieramosca" ha inizio l'anno 1968 quando fu istituito il V Gruppo di Scuola Media, sotto la Dirigenza del Preside Antonino Patricolo; solo dopo qualche anno fu titolata come "Scuola Media Statale Ettore Fieramosca".

I primi anni furono travagliati perché mancava una struttura unica e le classi erano collocate in plessi diversi e staccati che cambiavano spesso ubicazione: si ebbero aule nel palazzo Juliano, alle spalle dell'ex Posta Centrale, e nel palazzo Picardi, in via Leontina De Nittis; successivamente si passò nel palazzo Cuomo (ormai non più esistente) e in via Baldacchini, alle spalle del Banco di Napoli e poi anche in alcuni appartamenti di via Pappalettere, di fronte alla stazione dei Carabinieri. Nonostante i comprensibili disagi, il Preside Patricolo si attivò sempre per realizzare progetti didattici di avanguardia ed attività integrative a scelta degli alunni. Tutto questo portò ad un notevole incremento nel numero degli iscritti tanto che fu necessaria una scissione della Scuola che vide portar via alcune classi e un gruppo di docenti: nacque così il VI Gruppo! Solo nell'anno scolastico 75/76 fu consegnato il nuovo edificio scolastico, costruito in zona Patalini, in piena campagna, fornito di molti ambienti confortevoli e di una grande palestra. La Scuola continuò ancora a funzionare nel plesso di via Pappalettere dove di svolgevano le lezioni di un corso diurno; nel pomeriggio in quegli ambienti furono istituiti due corsi di Scuola Media Serale. La capacità manageriale del Preside Patricolo aveva portato alla costruzione di un primo lotto a cui successivamente si aggiunsero altre otto aule con tutti gli ambienti di servizio annessi; in verità il progetto iniziale prevedeva, nella zone dell'attuale orto botanico, la costruzione di ulteriori altri ambienti, destinati ad aule speciali.

Fu in quegli anni che il Preside Patricolo, uomo di grande cultura e pronto a percorrere nuove strade per garantire ai propri alunni opportunità di crescita, si attivò per realizzare una forma sperimentale di attività didattiche e, in stretto contatto con la "Martin Luther King" di Roma, attivò quattro corsi a "tempo pieno" che prevedevano lezioni curriculari fino alle ore 13, la mensa e la ricreazione con i propri docenti fino alle ore 14, e poi la ripresa dell'attività didattica fino alle ore 16. Furono istituiti corsi extracurriculari, a pagamento, tra cui corsi di tennis (infatti tra il corpo della scuola e quello della palestra c'è un largo spazio che qualcuno ancora ricorda segnato dalle linee di un campo da tennis) e di ping pong: gli attuali "laboratori" del sabato!

Grazie al supporto di sponsor fu realizzato il Teatro, in quanto il Preside riteneva l'attività teatrale un valido strumento culturale e formativo per i ragazzi. Nell'ambito delle attività teatrali, il Preside Patricolo pensò di valorizzare le tradizioni popolari locali, avviando l'attività folcloristica e partecipando con gruppi di scolaresche a concorsi nazionali, vincendo più volte il primo premio. In seguito fu deciso di fare della Scuola Fieramosca la sede del Concorso Nazionale Folcloristico, realizzando, sempre con gli aiuti degli sponsor, un palco in fondo alla grande palestra su cui si esibivano gruppi di alunni provenienti da varie scuole italiane: da Nord a Sud, dalla Sicilia e dalla Sardegna. Nei giorni della Rassegna, le vie della nostra città si animavano: ragazzi, famiglie, docenti trasmettevano entusiasmo e gioia per la partecipazione ad un evento culturale che di anno in anno vedeva crescere il numero dei partecipanti.

Negli anni 80, il Preside Patricolo, come sempre antesignano di nuovi percorsi didattici, inaugurò il laboratorio linguistico, dotato di trenta banchi attrezzati di cuffie e sistema audio: fu la prima scuola e, per anni l'unica, ad aver realizzato questo importante sussidio didattico! A quegli stessi anni risale l'allestimento di un Laboratorio Scientifico, munito di strumenti per esperienze nel campo delle varie Scienze. Ma ancora più lungimirante fu l'istituzione di un Laboratorio di Informatica: per la prima volta i ragazzi potevano utilizzare i computer, strumenti che, a quei tempi, erano poco noti alla maggioranza della popolazione scolastica.

Tutto questo fervore didattico e formativo, portò all'istituzione di 13 corsi completi, oltre al corso serale, articolato su tre anni di scuola. Gli alunni provenivano da ogni zona di Barletta tanto che il Preside sottoscrisse una convenzione con il Comune di Barletta per utilizzare una "Circolare" che, con abbonamento ridotto, garantiva il trasporto da e per la Scuola a tutti gli alunni non residenti nella zona Patalini.

L'ultima intuizione pedagogica del Preside Patricolo fu l'avvio di una sperimentazione musicale-strumentale con l'istituzione di un corso i cui alunni seguivano, accanto alle tradizionale attività curriculari, lezioni pomeridiane di un vero strumento musicale con docenti specializzati.

Dopo la scomparsa del Preside Patricolo, vari Dirigenti si sono avvicendati alla guida della Scuola per brevi periodi, proseguendo nel solco tracciato dal suo fondatore, fino a giungere alla lunga Presidenza della prof.ssa Emilia Defente che, con la sua passione, ha favorito il moltiplicarsi di attività coinvolgenti, suscitando entusiasmo e partecipazione degli alunni e delle famiglie. Ha subito colto l'enorme potenzialità insita nell'introduzione della "flessibilità oraria"; con i minuti, rinvenienti dalla riduzione dell'unità oraria, ha attuato veri e propri "laboratori" a classi aperte, destinati a tutti gli alunni che potevano così accedere ad attività assolutamente innovative anche condotte da esperti che affiancavano i docenti interni: nuoto, tennis, scherma, scacchi, ECDL, ballo, calcio, basket, teatro, giornalismo, latino, greco, inglese, francese, pittura, decorazione, coro...

Durante la sua dirigenza, la Preside Defente ha istituito un secondo corso ad indirizzo musicale con relativo aumento degli strumenti insegnati: chitarra, clarinetto, corno, percussioni, pianoforte, violino, violoncello e tromba. Questo ha consentito di formare dei gruppi musicali tra cui la "Fieraband" e una vera e propria "Orchestra Fieramosca", che si sono esibite in varie occasioni cittadine; inoltre l'Orchestra ha partecipato a numerosi Concorsi e Rassegne Nazionali, vincendo più volte il primo premio assoluto.

Sempre attenta alle opportunità proposte per il miglioramento dell'Offerta Formativa, ha subito colto l'occasione dei Fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea: nel 2003 la Scuola propone moduli PON destinati al consolidamento e al potenziamento delle conoscenze in campo artistico, musicale, teatrale, linguistico e informatico; per questi ultimi moduli è previsto il rilascio di certificazioni internazionali, spendibili come credito nel prosieguo degli studi.

Non è possibile tralasciare i numerosi viaggi di istruzione, non solo in Italia ma anche, forse per prima a Barletta, all'estero, che la stessa Preside Defente ha organizzato e condotto, per garantirne la migliore riuscita: Parigi, Vienna, Praga, Dachau, Vatten, Istria, per non parlare di Venezia, Firenze, Torino, Aosta, Lago di Como, Milano, Ravenna, Riviera Romagnola, Assisi e l'Umbria, Roma, Napoli, Palermo, Monreale, Piazza Armerina, Agrigento, Taormina, Siracusa... sempre convinta che il territorio è "l'aula" per eccellenza che può coinvolgere maggiormente gli alunni nel loro processo di apprendimento.

Dopo due anni di Presidenza da parte del prof. Giovanni Lanzone ed uno del prof. Nicola Occhionorelli attualmente l'Istituto è diretto dal prof. Francesco Saverio Messinese, che mantiene vive le peculiarità della "Fieramosca".

Sono passati tanti anni dalla fondazione della "Scuola Fieramosca" ma ancora nei suoi corridoi si respira l'entusiasmo di tutti coloro che vi lavorano e che garantiscono ai propri ragazzi non solo una crescita culturale ma anche e soprattutto umana, perché la scuola deve formare uomini e donne.

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